Rassegna stampa
Fotovoltaico Semplice si consolida e apre ad altri Paesi
Abbiamo intervistato Daniele Iudicone, co-fondatore di IMC Holding, di cui fa parte Fotovoltaico Semplice: l’azienda si consolida in Italia e apre ad altri Paesi.Come si posiziona Fotovoltaico Semplice oggi, sul mercato globale e italiano?
Fotovoltaico Semplice si pone come il principale prodotto di energia rinnovabile per famiglie. Grazie all’avvento del superbonus e della cessione del credito abbiamo potuto sdoganare la pompa di calore in abbinamento al fotovoltaico: possiamo quindi utilizzare l’energia elettrica prodotta dal sole per riscaldare gli italiani. Attualmente abbiamo una quota di mercato che supera le 13mila installazioni effettuate sul territorio nazionale. La tendenza è in crescita, sia per poter soddisfare tutte le richieste favorite dal superbonus, ma crediamo che la crescita continuerà anche al termine dell’incentivo statale, perché abbiamo constatato una grande sensibilità da parte degli italiani sul tema delle rinnovabili. Inoltre, per chi non dovesse riuscire a usufruire in tempo del superbonus, scegliere il fotovoltaico rappresenta comunque una soluzione estremamente vantaggiosa. L’espansione dell’energia green quindi non è in discussione, nemmeno in futuro.
Quali sono i Vostri focus e le strategie per il 2022? Quale segmento reputate maggiormente strategico in ottica di sviluppo del business?
Per il primo semestre 2022 contiamo di portare a termine e soddisfare il maggior numero possibile di impianti fotovoltaici legati all’incentivo del superbonus, che terminerà il 30 giugno 2022. Da qui inizierà il secondo obiettivo per il 2022 che punta al consolidamento della crescita in Italia, ma anche l’apertura ai paesi europei, Francia e Spagna in primis, portando il nostro modello di energia rinnovabile. Partiremo sempre dalle villette, perché nella nostra visione rappresentano il miglior mezzo per la propagazione dell’energia rinnovabile: dispongono infatti di un tetto di proprietà abbastanza ampio e che permette di ospitare senza problemi un impianto fotovoltaico. Il segmento per noi prioritario è quello delle villette indipendenti, seguono le industrie e i capannoni oltre alle comunità energetiche che, penso proprio nel 2022, inizieranno a prendere piede nel nostro paese.
La legge di Bilancio sembra limiterà l’accesso al Superbonus per le riqualificazioni energetiche di ville e villette, escludendo, allo stato attuale dei lavori, il fotovoltaico dagli incentivi. Quali conseguenze per la transizione green del paese? Quale la vostra posizione in merito?
Personalmente ritengo che il superbonus, che prevede il coinvolgimento del fotovoltaico come elemento secondario associato al fattore trainante della pompa di calore, abbia incluso il fotovoltaico nei benefici fiscali più per un discorso di rilancio economico ed edile, che per una reale e lungimirante questione di transizione green del paese. Il mio pensiero trova purtroppo conferma negli ultimi sviluppi in tema di Legge di bilancio, relativamente al prolungamento del Superbonus, che non tiene conto del fotovoltaico in nessuna forma di incentivazione. Il nuovo superbonus, oltre a tagliare fuori un numero elevato di abitazioni che hanno un isee maggiore ai 25.000€, testimonia di fatto come il fotovoltaico sia il grande escluso. Benissimo incentivare quindi la ripresa economica del settore edile, ma il governo sul tema delle rinnovabili in questo modo dimostra una certa miopia. È necessario quindi un grande impegno da parte delle imprese che operano nel settore, per informare e rendere il servizio offerto più chiaro e trasparente possibile, per andare a scardinare anche i timori più remoti delle persone. È indispensabile informare e far capire al pubblico che, a prescindere dalle agevolazioni statali e fiscali, aprirsi alle energie rinnovabile rappresenta un’opportunità concreta per la salvaguardia dell’ambiente e un innegabile vantaggio economico, con abbattimenti sulla spesa energetica delle famiglie davvero considerevoli. Da diversi anni come Gruppo e in particolare con il brand Fotovoltaico Semplice stiamo cercando di comunicare in modo trasparente i vantaggi e i costi del fotovoltaico, prevedendo anche una copertura assicurativa nel remoto caso in cui l’impianto non producesse l’energia stimata in fase di valutazioneLa pandemia ha stravolto l’economia globale e il modo di lavorare delle imprese. Quale impatto avete riscontrato sulle attività aziendali e sul mercato fotovoltaico?
La pandemia ha stravolto anche il mondo del fotovoltaico, soprattutto il primo lockdown, ma ha permesso anche di sdoganare la consulenza energetica online. Prima, già in fase iniziale di valutazione, era richiesta la presenza fisica del consulente nell’abitazione. Ora si fa tutto online, dalla valutazione, all’analisi energetica alla firma e alla gestione delle pratiche burocratiche, segue poi il sopralluogo tecnico vero e proprio da parte degli ingegneri, qualche settimana prima dell’inizio dei lavori e dell’installazione. Si sono snellite quindi le procedure in termini di tempistiche e di spostamenti fisici, così come si sono ridotti di molto i contatti tra i nostri lavoratori e i clienti, abbattendo il rischio di contagio per tutti. I nostri consulenti oggi possono lavorare, raggiungendo persone in ogni parte d’Italia, senza doversi fisicamente spostare come un tempo.
Secondo il vostro punto di vista, quanto è strategica e qual è la rilevanza delle attività di O&M, di manutenzione contrattualizzata e del monitoraggio degli impianti? Quali sono le attuali tendenze di mercato?
La manutenzione è indispensabile negli impianti di media e grande taglia. Per gli impianti di piccole dimensioni a uso residenziale invece, i primi due anni prevedono una manutenzione da remoto, quasi nulla sul posto (che invece si verifica dal terzo anno). Le attività di O&M a mio avviso credo che siano una soluzione importante per riuscire a mantenere una buona produzione; sicuramente sono molto interessanti per il ramo industriale, molto meno per quello residenziale.
Il revamping prevede una serie di attività e procedure per l’aggiornamento e l’efficientamento degli impianti fotovoltaici. Ci può dettagliare quali interventi effettuate in questo senso? Quali riscontri avete raccolto dai clienti?
Di revamping ne abbiamo fatto parecchio su impianti fotovoltaici non nostri. Negli anni e soprattutto negli ultimi mesi abbiano aiutato clienti con impianti non efficienti, intervenendo in tal senso. In base alla nostra esperienza, comunque, quando si ha a che fare con impianti piccoli da 3, 4 o 5 KWatt, la cosa migliore è rottamare la vecchia soluzione per rifarne una nuova, soprattutto quando l’efficienza è davvero bassa. Discorso diverso per gli impianti più grandi, dove invece si può operare rifacendo il cablaggio elettrico, sostituendo parte dei moduli, spostando l’inverter e inserendo una batteria di accumulo.