Rassegna stampa
Il Tetto dei 9Gw/anno? Troppo scarsa la capacità nazionale di realizzare impianti di grandi
La produzione di energia da fonti rinnovabili, nel 2023, ha fatto registrare un anno record, con 5,7Gw complessivi raggiunti, 5,2 provenienti dal fotovoltaico. Questi dati, importanti perché segnano un deciso cambio di passo rispetto all’anno precedente, emergono dal Renewable Energy Report 2024, redatto dall’Energy & Strategy della School of Management del Politecnico di Milano.
«I dati, soprattutto nel primo semestre, sono influenzati dall’effetto superbonus 110%, mentre quelli successivi sono più reali e identificano una crescita interessante di impianti di medie dimensioni, che riguardano anche le Pmi e non solo il residenziale. Al momento siamo ancora lontani dagli obiettivi di decarbonizzazione prefissati per il 2030 dal Pniec, stabiliti in 9Gw/anno di nuove installazioni da rinnovabili», afferma Daniele Iudicone, esperto di rinnovabili e Ceo di Imc Holding, azienda, cui fanno capo i brand Fotovoltaico Semplice e SunMisura.
La difficoltà a raggiungere il tetto prefissato dei 9Gw/anno anno risiede, secondo il citato report, nella scarsa capacità nazionale di realizzare impianti di grandi dimensioni, un dato confermato anche dal rapporto del Gse, secondo il quale nel corso del 2023, la quasi totalità degli impianti entrati in esercizio è stata di taglia inferiore ai 20 kw, mentre gli impianti di taglia superiore a 1Mw, rappresentano circa il 21% della potenza in esercizio. «Agrivoltaico e grandi superfici destinate alle rinnovabili sono strette nella morsa della burocrazia e della legislazione poco lungimirante» precisa Daniele Iudicone.
La ricerca del Politecnico, inoltre, stima che queste problematiche possano rallentare la crescita delle rinnovabili, mettendo a rischio un settore che, solo nel 2023, ha generato un volume d’affari di circa 10 miliardi di euro, il 60% dei quali, rimasto ad aziende localizzate in Italia, mentre il 20% in Europa. Nell’indotto, inoltre, tra le imprese che si occupano di sviluppo, gestione, manutenzione degli impianti o produzione di componenti legate alle rinnovabili, lavorano 25.000 persone
«L’Italia per prima cosa ha bisogno di certezze normative per il settore. Solo in questo modo potremo sconfiggere la paura da parte degli operatori economici di sostenere investimenti, spesso importanti, per il timore che possano verificarsi cambi improvvisi di regolamentazione in corsa. Queste situazioni si verificano ciclicamente, a prescindere dall’orientamento politico del governo. Dobbiamo stare molto attenti perché il nostro potenziale è enorme, ma non va sprecato - prosegue Ludicone - è fondamentale portare avanti l’educazione all’energia verde, attraverso una comunicazione chiara e trasparente, per far cogliere alla popolazione i vantaggi e i costi del fotovoltaico, che tipologia di impianto installare, ecc.
Anche in questo caso la posta in gioco è alta, da un punto di vista della sostenibilità, dell’indipendenza energetica delle famiglie e per la transizione green della nazione».
E’ importante che il nostro paese investa con decisione e velocità nella creazione di manodopera dedicata al settore. «L’Europa nei giorni scorsi ha annunciato la creazione dell'Accademia solare europea che, nei prossimi 3 anni, formerà 100 mila lavoratori specializzati nel fotovoltaico. L’investimento, a mio avviso, è ancora poco incisivo. Se il fotovoltaico dovesse iniziare a correre, come auspicato, la sua crescita verrebbe inevitabilmente ostacolata dall’assenza di figure professionali qualificate. Dobbiamo accelerare con la formazione».
Tra le figure più richieste nel settore fotovoltaico rientra il progettista di impianti fotovoltaici, che configura la soluzione tecnica d’impianto più adatta in base alla superficie disponibile e ai consumi energetici del cliente. Anche gli installatori, specializzati nell’installazione e connessione alla rete elettrica degli impianti fotovoltaici, oltre che dell’eventuale manutenzione, sono particolarmente richiesti. Per accrescere la disponibilità di figure professionali, cruciali per il settore, l’azienda pontina Imc Holding ha creato “Partnership Program”, l’evento dedicato agli installatori di impianti fotovoltaici e pompe di calore termiche che ha visto la partecipazione di 52 aziende di installazione provenienti da tutta Italia. «L’obiettivo del progetto è di elevare la qualità degli standard d’installazione, sia in ambito residenziale, sia aziendale, ma anche per quanto concerne lo sviluppo delle comunità energetiche. Stabilire standard operativi elevati, espandere le reti di installazione e formare nuovi installatori su tutto il territorio nazionale consente di supportare la crescente domanda di impianti fotovoltaici da Nord a Sud, garantendo al contempo qualità e professionalità».
Un aiuto concreto per il settore, inoltre, può essere fornito anche dalle nuove tecnologie, Intelligenza artificiale in primis. “L’Ia può accelerare la diffusione del fotovoltaico ottimizzando la progettazione degli impianti fotovoltaici, identificando le migliori posizioni e configurazioni per massimizzare la produzione di energia solare. Inoltre, grazie all'analisi predittiva dei dati meteorologici e dei modelli di consumo energetico, l'Ia può migliorare l'efficienza operativa, prevedendo la generazione di energia e ottimizzando l'integrazione con la rete elettrica. Sistemi di manutenzione predittiva basati sull'Ia possono monitorare continuamente le performance degli impianti, rilevando e risolvendo problemi prima che diventino critici, riducendo così i tempi di inattività”, conclude Daniele Iudicone
Fonte: Leggo